La mancata ammissione una ingiustizia ed una vergogna e sbaglia chi esulta per aver conseguito un “risultato(???) sportivo” su una tragedia per la umanità.
Sarà il campo a fare giustizia di chi ha rubato un risultato sportivo, ma non la passione di tanti.
La mancata ammissione in serie B è una vergogna e qualcuno, nel tempo, dovrà dare conto prima alla propria coscienza e poi alle dinamiche che sottendono la vita di una organizzazione sportiva nel nostro Paese.
E’ poco credibile e desta non pochi sospetti il silenzio complice e connivente di tutto il tessuto cestistico italiano.
Come è possibile che nessuno si interroghi sul perché dopo aver speso, bruciato, centinaia di milioni di euro, nessuno si duole del mancato riconoscimento dei risultati sportivi maturati alla data della sospensione delle attività.
Non riesco a capire cosa ci sia sotto questo silenzio e sull’operato di una federazione sportiva che ancorché operi in regime di autonomia ritengo debba rispettare regole, leggi e principi, anche costituzionali, nel proprio operato.
Autonomia non vuol dire autoreferenzialità. Ritengo che la stessa debba dare conto ai proprio associati ed allo Stato anche nel rispetto della corretta destinazione dei fondi dagli stessi erogati.
Da uomo di Sport lotterò affinché, in trasparenza, si faccia luce su quello che accade nelle federazioni sportive nazionali e nei comitati regionali anche in termini di costi di queste strutture e di remunerazioni, sotto forma di rimborsi spese, dei propri dirigenti.
Nel nostro Paese nessuno deve permettersi di vivere sulle passioni, sui sacrifici, sull’amore, almeno nello Sport, almeno al tempo del Covid! Per quanto riguarda il Forio Basket ritengo che si possa pensare ad un progetto che faccia giustizia dei torti subiti e programmare l’approdo in serie A/2 nei prossimi 4 anni ed intanto pensare a costruire sulla nostra Isola la casa del basket.
Il progetto non può prescindere da rapporti di collaborazione con altre società ed appassionati sulla nostra Isola, per adesso la sinergia con la Isolaverde Basket è un fatto concreto, per il resto vediamo.
L’idea deve essere ed è patrimonio dell’isola d’Ischia. Un progetto ambizioso non può lasciare spazio a frustrazioni ed invidie e cattiverie personali, finché non si superano e finché si lascia spazio ad uomini piccoli difficilmente si possono fare cose grandi, almeno insieme.
Quest’anno è chiaro che sarà difficile capire cosa accadrà. Difficile pensare ad investimenti importanti finché non si avrà la certezza di date e continuità nelle attività.
A marzo è stato complicato gestire tanti nostri ospiti costretti all’isolamento senza poter far ritorno a casa. Ci vuole pazienza e prudenza. Intanto abbiamo la possibilità di dare maggiore attenzione al settore giovanile e coccolare i nostri piccoli talenti, soprattutto facendoli divertire e crescere.
Questo è lo Sport, occasione di incontro, di confronto e di crescita non solo fisica, nel rispetto di valori alti. Lo Sport come valore sociale e civile!