Vivara, la splendida riserva naturale che affascina per il suo patrimonio ambientale e culturale, è stata protagonista alla BMT – Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, dove è stato presentato un modello esemplare di tutela del patrimonio e fruizione sostenibile.
L’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, ha elogiato l’iniziativa: “Un modello che potrebbe essere mutuato altrove e al quale occorre guardare con interesse”.


Durante l’evento, è stata evidenziata l’importanza dello studio e del monitoraggio come basi per valorizzare questa riserva, definita uno “scrigno” prezioso di biodiversità.
Un Percorso Virtuoso: Monitoraggio e Conservazione
Il coordinatore del comitato di gestione, Nicola Scotto Di Carlo, ha sottolineato il successo della collaborazione con enti di ricerca: “La riserva, aperta al pubblico da tre anni, offre un’opportunità unica per unire competenze e risorse a tutela del patrimonio naturale e culturale. Attraverso un approccio interdisciplinare e la partecipazione attiva degli studenti, otteniamo dati scientifici cruciali e promuoviamo la sostenibilità ambientale”.
Gli Esperti Raccontano Vivara


Durante la sessione moderata da Pasquale Raicaldo, sono intervenuti:
– Michele Assante del Leccese, assessore con delega a Vivara per il Comune di Procida, e Antonino Miccio, direttore dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno.
– Francesca Diana, rappresentante della proprietà dell’isolotto.
– Isabelle Van Der Vijver, che ha illustrato il ruolo di Vivara come laboratorio naturale per ricerca e monitoraggio.
– Leopoldo Repola (Unina Federico II), che ha presentato un progetto di digitalizzazione per analisi geoarcheologiche.
– Domenico Fulgione (Dipartimento di Biologia, Federico II), annunciando una campagna di inanellamento per approfondire il ruolo di Vivara come hotspot per l’avifauna.
– Sandro Strumia (Università Vanvitelli), con un focus sul patrimonio vegetale, che include oltre 170 specie, tra cui straordinarie orchidee.
– Gli esperti *Maurilia Maria Monti* , *Gennaro Di Prisco* e *Paolo Alfonso Pedata* (CNR), che hanno evidenziato il ruolo degli impollinatori e della cura della flora locale.
– *Carla Pepe* (Università Suor Orsola Benincasa), che ha annunciato la creazione di una carta archeologica per studiare Vivara come crocevia delle rotte micenee.
Nuova Comunicazione Visiva
Nel corso dell’evento è stata anche presentata la nuova comunicazione visiva di Vivara, che sarà svelata nei prossimi giorni.
Vivara si conferma un esempio virtuoso di come turismo e biodiversità possano coesistere armoniosamente, diventando un laboratorio naturale per ricerca, conservazione e sostenibilità. Una fonte di ispirazione per progetti futuri.