COMUNICATO STAMPA
Abbiamo tenuto oggi, con l’assessore al Lavoro Antonio Marchiello, presso la sede della Regione Campania, un incontro con la delegazione dei lavoratori della Whirlpool e le organizzazioni sindacali.
- Premesso che la situazione di mercato appare completamente mutata rispetto a due anni fa, al punto che vengono occupati 800 lavoratori interinali nell’insieme degli stabilimenti della Whirlpool in Italia;
- Premesso che l’obiettivo non è di carattere assistenziale, ma è dare vita a un Polo industriale capace per efficienza e produzioni di reggere la competizione mondiale;
- Premesso che gran parte delle crisi aziendali aperte sul piano nazionale riguardano stabilimenti campani e che non possono esserne aggiunte ulteriori alla già grave crisi sociale che registriamo nel nostro territorio;
Si chiede al Governo di bloccare i licenziamenti minacciati dall’azienda per fine giugno. Se c’è un’azienda in Italia per la quale sarebbe intollerabile l’avvio di licenziamenti, questa è la Whirlpool. Lo stabilimento di Napoli è l’elemento simbolo della volontà politica del Governo in relazione alla crisi sociale del Paese, ed è il caso simbolo che misura la volontà reale di tutte le forze politiche rispetto ai problemi del Mezzogiorno. Far passare i licenziamenti oggi, vuol dire assumersi la responsabilità di una drammatizzazione sociale e di uno sviluppo di conflittualità che rischia di produrre esiti gravi. Avere respiro fino a ottobre significa poter ragionare con il Governo su un piano di reindustrializzazione serio anche con un impegno diretto se necessario, dello Stato.